Gitanjali LXXII

E' lui che desta il mio essere
con le sue carezze nascoste.
E' lui che incanta questi occhi
e suona lietamente
gli accordi del mio cuore
in svariate cadenze
di dolori e di gioie.

E' lui che tesse la rete di maya
con evanescenti colori
d'oro e d'argento,
di verde e d'azzurro,
e lascia intravedere tra le pieghe
i suoi piedi,
alla cui carezza
dimentico me stesso.

Vengono i giorni e passano le ere,
ed è sempre lui che mi commuove il cuore
in molti nomi, sotto molte guise,
in molte estasi di gioia e di dolore.

Tagore

 

 

Quelli che amano
  Jaime Sabines

Quelli che amano tacciono.
L'amore è il silenzio più fine,
il più tremante, il più insopportabile.... Mostra tutto
Quelli che amano cercano,
sono quelli che lasciano perdere
sono quelli che cambiano, quelli che dimenticano.
Il cuore dice loro che non troveranno mai,
non trovano, cercano.

Quelli che amano vanno come pazzi
perché stanno soli, soli, soli,
consegnandosi, dandosi ogni istante,
piangendo perché non salvano l’amore.
Li preoccupa l'amore. Quelli che amano
vivono alla giornata, non possono fare di più, non sanno.
Sempre se ne stanno andando,
sempre, da qualche parte.
Aspettano,
non aspettano nulla, ma aspettano.
Sanno che non troveranno mai.
L'amore è la proroga perpetua,
sempre il passo seguente, l'altro, l'altro.
Quelli che amano sono gli insaziabili
quelli che sempre - meno male!- resteranno soli.

Quelli che amano sono l'idra del racconto.
Hanno serpenti al posto delle braccia.
Le vene del collo gli si gonfiano
anche come serpenti per asfissiarli.
Quelli che amano non possono dormire
perchè se si addormentano se li mangiano i vermi.

Nel buio aprono gli occhi
e in loro cade lo spavento.

Trovano scorpioni sotto il lenzuolo
e il loro letto galleggia come su di un lago.

Quelli che amano sono pazzi, soltanto pazzi,
senza Dio e senza diavolo.

Quelli che amano escono dalle loro grotte
tremanti, affamati,
a cacciare fantasmi.
Ridono di quelli che lo sanno tutto,
di quelli che amano per sempre, veracemente,
di quelli che credono nell'amore come una lampada d'olio inesauribile.
Quelli che amano giocano ad afferrare l'acqua,
a tatuare il fumo, a non andarsene.
Giocano al lungo, triste gioco dell'amore.
Nessuno si può rassegnare.
Dicono che nessuno si può rassegnare.
Quelli che amano si vergognano di qualsiasi conformismo.
Vuoti, ma vuoti da una costola all'altra,
la morte li corrode dietro gli occhi,
e loro camminano, piangono fino all'alba
dove treni e galli si salutano dolorosamente.
A volte gli arriva un odore a terra appena nata,
a donne che dormono con la mano nel sesso, compiaciute,
a ruscelli d'acqua tenera e cucine.

Quelli che amano cantano tra le labbra
una canzone mai imparata,
e se ne vanno piangendo, piangendo,
la bella vita. 

 

 

 

 
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