Ti prego di darmi ali



Ti prego di darmi ali di colomba,

ora che finalmente pare
placarsi l’uragano.

E l’attesa sia appena
una sosta a questo
vagabondare:

insieme godiamo al riparo
dal folle vento.

 

David Maria Turoldo
Canti ultimi
Garzanti Editore 1991

 

 

ISTANTI



Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita
nella prossima cercherei di fare più errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di più,
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio.
Sarei meno igienico,
correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei più fiumi,
andrei in posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io sono stato una di quelle persone
che ha vissuto sensatamente
e precisamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia
ma se potessi tornare indietro
cercherei di avere soltanto buoni momenti.
Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
solo di momenti, non ti perdere l'oggi.
Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto
senza un termometro,
una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute;
se potessi vivere di nuovo
comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera
e continuerei così fino alla fine dell'autunno.
Farei più giri nella carrozzella,
guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
se avessi un'altra volta la vita davanti.
Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.
 

 

Jorge Luis Borges 

 

 

 

ELEVAZIONE

 

Al di sopra degli stagni, al di sopra delle valli,
delle montagne, dei boschi, delle nubi,
dei mari, oltre il sole e l'etere,
al di là dei confini delle sfere stellate,

spirito mio tu ti muovi con destrezza e,

come un bravo nuotatore
che si crogiola sulle onde, spartisci gaiamente,

con maschio, indicibile piacere,
le profonde immensità.

Fuggi lontano da questi miasmi pestiferi,
va' a purificarti nell'aria superiore,
bevi come un liquido puro e divino il fuoco

 chiaro che riempie gli spazi limpidi.

Felice chi, lasciatisi alle spalle gli affanni
e i dolori che pesano con il loro carico
sulla nebbiosa esistenza, può con ala vigorosa
slanciarsi verso i campi luminosi e sereni;

colui i cui pensieri,come allodole,

saettano liberamente verso il cielo del mattino;
colui che vola sulla vita e comprende agevolmente
il linguaggio dei fiori e delle cose mute.

Charles Baudelaire

 

indietro prosegue

sommario-poesie

       ♥Mappa panoramica del sito 

♥MAPPA VELOCE PER SOMMARIO DIRETTO

Condividi