Perché un sito dedicato a Katia

Katia amava i diari, le lettere, le cartoline, i bigliettini, gli SMS, le e-mail. La parola in ogni suo possibile impiego: poesia, canzone, racconto o anche in forma di sceneggiatura, oppure sotto forma di una semplice chiacchierata.
Le piaceva enormemente anche  scrivere lettere e riceverne. Missive che poi conservava con scrupolosa sacralità suddivise per anni .Tutta la sua vita era attraversata dalle testimonianze scritte e oggettini di quotidiano uso che per un motivo e un altro finivano dentro delle scatole colorate e datate .Tutto ciò che apparteneva alla sua adolescenza e fino agli ultimi giorni è stato  scrupolosamente conservato messo da parte e immagazzinato lì dentro. Tutta la sua vita, il suo vissuto, è racchiuso in quelle scatole che, ancora oggi io conservo con religiosità e rispetto. Credo che non riuscirò mai a disfarmene, anche se a me quelle piccole cianfrusaglie di oggettini non dicono nulla o quasi...Anzi no, sono lì a testimoniare una cosa inequivocabile : la vita di Katia. Quelle scatole sono la prova tangibile che Katia ha fatto parte di questo mondo. Gli avvenimenti, o meglio l'essenza di quelle cose che le hanno dato gioia sono anch'esse racchiuse lì. Pezzo per pezzo compongono le tessere dei giorni importanti, evidentemente  tanto fondamentali, che lei ha voluto dargli dei ruoli ben definiti, conservando oggetti-simbolo che avrebbero avuto,un giorno, il compito di riportarla indietro nel tempo...  Non ha potuto usufruire molto di queste raccolte di ricordi perché la sua permanenza in questa vita disgraziatamente è stata veramente breve. Anche se,in verità, un giorno, proprio durante il periodo più insostenibile della malattia la trovai seduta nel suo letto attorniata da tutte queste scatole...tutte semiaperte,alcune sparse sul letto alla rinfusa. Non ebbi il coraggio e la forza di spezzare l'incanto di quelle epifanie che di sicuro stava vivendo...le lasciai lo spazio necessario per isolarsi nel vasto mare dei suoi ricordi...Me ne tornai indietro con il cuore lacerato da questa tenera immagine di Katia che tenta di resistere al naufragio usando la memoria-ricordo-felice per colmare l'angoscia del tragico momento.
 
Quelle scatole sono piene di: sigarette stropicciate, pacchetti vuoti di sigarette con delle scritte sopra,biglietti di cinema, di teatro,di concerti di Renato Zero, Zarrillo, Baglioni, P.Daniele, Jovanotti... Qualche evento di sicuro lo passammo insieme: come il grande concerto "Banana Republic " con De Gregori e Dalla... che favolosa serata!  E' incredibile le infinite piccole cose racchiuse nelle scatole....  biglietti dell'autobus, biglietti del treno: tantissimi per Cassino,Cisterna di Latina, Napoli... Biglietti delle giostre dell'Eur,cartoline provenienti da ogni parte del mondo,pupazzetti vari, biglie di vetro, collanine di perline colorata,  tanti, tanti fogliettini scritti chissà da chi...piccole reliquie che in lei avrebbero dovuto riaccendere il fuoco sacro del ricordo e con esso l'emozioni vissute in quei speciali momenti...

Purtroppo poche le rimembranze che suscitano in me quei cimeli. Ogni tanto però ecco che dei   lampi improvvisi riescono ad illuminare episodi legati  a quei gingilli sparsi in quelle scatole...Un flashback arriva alla vista biglietti delle  indimenticabili partite di pallavolo, quando il grande allenatore Julio Velasco portò la squadra dell'Italia a vincere i Mondiali con campioni come: AndreaLucchetta, Andrea Zorzi, AndreaGiani, PaoloTofoli, PasqualeGravina, MarcoBracci,Luca Cantagalli, Lorenzo Bernardi ... Che belle partite ci siamo viste sedute su quegli spalti del palazzetto dello sport! Katia e Barbara urlavano sempre come due matte scatenate per incitare i loro giocatori preferiti... FOTO: http://www.katiaverdone.it/albumfotoioemiasorella11.asp

Molte le lettere ed i bigliettini ricevuti negli ultimi tempi da Katia. In special modo  negli  anni difficili, legati alla malattia. In quel frangente sono state per lei, linfa vitale: un profondo, vasto, tenace, tenero, amorevole e sconfinato mare di parole di sostegno e solidarietà che le hanno scaldato il cuore e dato la forza di resistere sino alla fine in modo sereno, sapendo che gli amici simbolicamente lottavano con lei .


 

 

DAL SUO DIARIO 2003

Nelle pagine del suo diario c’è scritto:
"Mi rendo conto di essere circondata da persone speciali, a volte mi chiedo se merito tutte queste attenzioni, tutte queste dimostrazioni d'affetto, di amore puro...
La grande sensibilità che mi circonda mi riempie il cuore di gioia e mi rendo conto che si può essere felici anche nella malattia, anche in un momento difficile della vita..."
 

Dal 24 Settembre tutto si è fermato.
Insieme al suo cuore si è arrestato quel grandissimo flusso di parole che tanto l’avevano scaldata e coccolata. Ora il silenzio incombe, il suo telefonino non emette più un suono, la sua cassetta della posta é vuota...Perché spezzare un legame così magico e speciale?
In sua memoria possiamo tenerlo vivo, come una fiaccola sempre accesa, testimonianza di un amore mai finito, che la morte non può annullare.
Katia ci ha lasciati, ma noi possiamo ricordarla come più ci piace, raccontando di lei: piccole storie, frammenti delle ore trascorse in compagnia degli amici, dedicandole semplicemente una canzone o una poesia. Oppure raccontare i sogni che la vedono protagonista. O ricostruire situazioni e luoghi che l’hanno vista felice attraverso delle immagini fotografiche, che gli amici possono inviare per e-mail.
Uno spazio libero di essere riempito con fantasia e creatività, un luogo per condividere, amplificare e rinnovare l’amore per Katia.
Non teniamo questo amore chiuso nei nostri cuori affranti, non sentite come preme, spinge, incalza, chiede e reclama uno spazio dove dare libero sfogo all’energia che emana?
                  "
RICORDATE CHE NON ESISTE SEPARAZIONE DEFINITIVA

                                                       FINCHÉ ESISTE IL RICORDO"

In una società desertificata dei sentimenti, dove tutto è mero consumo e sfrenato opportunismo, cercare di alimentare quei sentimenti che  Katia era capace d’ispirare, è nostro dovere.
Non lasciamoli sprofondare nell’oblio inabissandoli!
Coraggio, fateli uscire allo scoperto, dategli lo spazio che merita.
Grazie a tutti quelli che vorranno affettuosamente collaborare a questa insolita impresa d’amore.
mamma Bruna

 

Da sempre gli eventi degli esseri umani si lasciano dietro, come una lepre che fugge sulla neve,delle "orme" parole e immagini. Dietro per modo di dire, perché sono gli eventi che sbiadiscono nel passato, le loro tracce invece, vengono come in avanti,durano nel tempo, ci seguono. Le parole possono essere scritte o affidate a successive memorie declinanti.."(da "Phototeca" Ando Gilardi- Donata Berger)

 


L' unica cosa importante quando ce ne andremo
saranno le tracce d'amore
che avremo lasciato dietro di noi...

A. Schweitzer

 

 

 

Una composizione con le foto di Katia spedita da AnaMaria dal Brasile come pensiero-ricordo

 

 

 

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