Come di consuetudine anche quest’anno 
      nel mese d’Agosto siamo a Vallerotonda.Qui, lontano dal frastuono della città, cerchiamo di riconciliarci con i 
      ritmi naturali della natura. Tentiamo anche di ristabilire con la vita un 
      equilibrio che ci sembra di aver trovato, ma che, subito dopo, sembra vada 
      smarrito, non appena un pensiero triste ci attraversa la mente. Anche se 
      non ce lo diciamo apertamente ognuno di noi “sente” terribilmente quel 
      vuoto abissale lasciato da te. Nessun interesse o persona lo potranno mai 
      colmare. Sei unica e insostituibile, cara Katia. Dovremo convivere con 
      questa voragine nel cuore. Così, pieni di buona volontà e pazienza, ogni 
      mattina io e tuo padre mano nella mano ti veniamo a trovare. Coltiviamo 
      con amorevole cura il giardinetto creato all’esterno della piccola 
      cappella. Passiamo diverse ore nel silenzio e nella quiete del cimitero. 
      In questi nostri riti quotidiani da un po’ di tempo abbiamo notato che c’è 
      una farfalla color caldo miele dorato, che ci volteggia attorno. 
      Stranamente non fugge al nostro avvicinarsi, ma resta dolcemente vanitosa 
      con le ali dispiegate in bella mostra. Gironzola qua e là con vivacità, si 
      è posata persino sul tuo disegno “L’albero della vita” collocato sul vetro 
      della porta. Anche tuo padre, che riguardo a queste cose è piuttosto 
					scettico, mi guarda e sorride. Come non pensare a te, al colore dei tuoi splendidi occhi? Ad 
      un messaggio in codice? Ad un tenero ed amorevole modo di comunicare in un 
      linguaggio simbolico e insieme spirituale. Non è un caso avere scelto per 
      il sito, per rappresentare te e la tua scomparsa, una farfalla... Una 
      farfalla, per alcune culture, sin dai tempi antichi simboleggia lo spirito 
      che abbandona il corpo, ma ora per noi è molto di più...