Coincidenze ricorrenti

 
 
Continuo a credere in un misterioso intreccio di messaggi in codice che solo chi è particolarmente attento riesce a cogliere. Mi capita spesso, quando mi trovo per qualche motivo a fare delle lunghe soste nelle sale di attesa di un ospedale per una visita, oppure seduta sull’autobus bloccato dal traffico accanto a sconosciuti, parlare per caso con loro senza neanche sapere chi ha iniziato per primo. Di certo è che subito prevale una certa dose d’empatia simultanea che rende la conversazione piacevole...poi ci ritroviamo a confessare il dolore per la perdita prematura di un figlio...Sembra assurdo questo filo conduttore che ormai dura da tempo. Come è possibile trovare sempre una persona che mi parla di una tragedia simile? Quante persone sono toccate da un simile dramma? Come mai sono così spesso sulla mia strada? Perché anche questi ragazzi erano persone giovani, allegre, positive e vivaci come Katia? Una volta mi è capitata la stessa sintonia con un medico, e, non ricordo bene come e perché, mi ha confidato di essere stato molto colpito da una sua paziente, anche lei colpita da un tumore incurabile. Mi diceva che neanche lui voleva rassegnarsi a credere che non c’era nulla da fare... che questa ragazza era la vitalità in persona, che sprizzava gioia da tutti i pori: era Stefania Rotolo. Ancora un filo rosso: Katia la ricordava bene perché amava molto una sua canzone inserita nel film “Le fate ignoranti”. Katia spesso mettendo quel disco cantava in duetto con lei: “Notte d’amore con te...” . Per questo, io voglio credere che in un ideale e fantastico aldilà si scelgano nuovamente gli amici con cui stare, con cui condividere passioni...ed è per questo che Katia, di sicuro, è ora come ieri, tra le persone più allegre e solari, proprio come era la sua natura.
Chissà, magari questo è l’unico modo per far giungere fino noi un fragile segno di comunicazione indiretta: metterci in contatto con un’emozione che ci conduca nuovamente vicini a loro... Questa è la mia personale lettura per “le strane coincidenze”...


 
SPETTACOLI CON  MESSAGGI IN CODICE
 
Ultimamente siamo andati a vedere uno spettacolo Teatrale che ci ha molto entusiasmati. Un piccolo teatro, con dei giovani attori, che muove ora i suoi primi passi. L’attore sulla scena ha declamato dei testi poetici molto emozionanti. In particolare, però, sono rimasta colpita da una lettura. Quando è finito lo spettacolo sono andata alla ricerca dell’attore, mi sono complimentata con lui e gli ho chiesto il testo che mi interessava. Tutti i fogli erano ancora sparsi sulla scena ed io mi sono seduta per terra alla ricerca. Ed ecco che entro in uno stato di esaltazione quando vedo che il testo in questione è “Ballata di ciò che non ritorna”, del poeta cileno Huidobro.
Non poteva essere altrimenti. Come non pensare a Katia, a tutto ciò che ormai non può tornare?
Ecco perché ero così coinvolta, ecco perché nonostante il caldo soffocante sono rimasta incollata alla sedia. Era come se mi giungesse un messaggio: “ Sono qui, sono sempre con voi”
L’attore che declamava i testi è stato favoloso: Antonio Bilo Canella. Poi ci siamo conosciuti meglio e subito siamo entrati in sintonia...tanto bene che lui e la sua compagna, Alessia, attrice anche lei, si sono amorevolmente prestati a donarci un omaggio poetico con la loro presenza per la ricorrenza in memoria di Katia del Settembre,leggendo una poesia di Blake.
A loro,ancora un sentito grazie.


 
ALTRI MESSAGGI
 
Cristiano,da sempre amico di Katia, ci ha donato due ingressi per l’Eliseo per uno spettacolo circense canadese. Davvero inusuale da vedere in un teatro:“Nomade la nuit, le ciel plus grand” del “Cirque Eloise”. Siamo andati a vederlo con Daniela, la moglie di Cristiano, addetta alle pubbliche relazioni del Canada. Una spettacolo molto bello e particolare. Molte le suggestioni e le atmosfere magiche che hanno allietato il pomeriggio, con artisti veramente magnifici e anche tutto il resto è stato perfetto. Le luci, le musiche, un’orchestrina composta da personaggi semplici che accompagnavano ogni evoluzione scenica con trasporto. Ad un certo punto sono entrati in scena correndo qua e là con delle farfalle svolazzanti appese ad un piccolo bastoncino... Le farfalle, come fare a non pensare a Katia?...Ancora lei nel bel mezzo di uno spettacolo.
Poi, nuova trasformazione, ed ecco uno scenario con luna e cielo e una bella ragazza che volteggia dentro un cerchio appeso nel vuoto... Una voce propone una malinconica canzone che parla di destino, un’altra che incita alla bellezza della vita. Katia, Katia, Katia, sei sempre presente!
 
Mamma Bruna

 

 

 
 

 
 
 

 
 

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