CHI NON SA RIDERE NON È UNA PERSONA SERIA

Conrad
 

A noi sorelle, basta cantare insieme con il karaoke per essere allegre e felici...

DONARE UN SORRISO

Donare un sorriso
Rende felice il cuore.
Arricchisce chi lo riceve
Senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante,
Ma il suo ricordo rimane a lungo.
Nessuno è così ricco
Da poterne fare a meno
Né così povero da non poterlo donare.
Il sorriso crea gioia in famiglia,
Da sostegno nel lavoro
Ed segno tangibile di amicizia.
Un sorriso dona sollievo a chi è stanco,
Rinnova il coraggio nelle prove,
E nella tristezza è medicina.
E poi se incontri chi non te lo offre,
Sii generoso e porgigli il tuo:
Nessuno ha tanto bisogno di un sorriso
Come colui che non sa darlo.

Padre Frederik W. Faber 

 

 

La giornata più sprecata dell'anno è quella in cui non si è riusciti a dare né a ricevere un sorriso

Silvio Ceccato

 

Vivere significa sempre lanciarsi in avanti, verso qualcosa di superiore, verso la perfezione, lanciarsi e cercare di arrivarci.

Pasternak

 

RIDERE

Si cresce davvero
la prima volta
che si ride
di se stessi.

Ethel Barrymore

 

LA VITA è UN'OPERA DI TEATRO CHE NON HA PROVE INIZIALI...
QUINDI, CANTA, RIDI , BALLA, AMA, PIANGI E VIVI INTENSAMENTE OGNI MOMENTO DELLA TUA VITA...PRIMA CHE CALI IL SIPARIO E L'OPERA FINISCA SENZA APPLAUSI.

CHARLIE CHAPLIN   

 

Prendi un sorriso
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole
fallo volare là dove regna la notte. Scopri una sorgente
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima
posala sul volto di chi non ha mai pianto.
Prendi il coraggio
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà
e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore
e fallo conoscere al mondo...

Mahatma Gandhi

 

Quando sei ispirato da alcuni grandi propositi, da qualche progetto straordinario, tutti i tuoi pensieri rompono le loro catene. La tua mente trascende le limitazioni, la tua consapevolezza si espande in ogni direzione, e scopri te stesso in un nuovo, grande e magnifico mondo. Forze sopite, facoltà e talenti prendono vita, e scopri te stesso essere una persona di gran lunga più grande di quanto tu abbia mai sognato essere.
Patanjali - Yogi

 

sorridi

Per corrugare la fronte si mettono in movimento ben sessantacinque muscoli.

Per sorridere solo diciannove. Allora, almeno per economia, sorridi!

Anonimo

 

L'umorismo può esistere solo là dove la gente distingue ancora il confine tra ciò che è importante e ciò che non lo è. E questo confine oggi non si distingue più

Milan Kundera

 


     

Ma la cosa più umana dell’uomo, il suo riso, è nello stesso tempo la cosa più enigmatica. Gli uomini possono, infatti, ridere con uno spirito molto diverso. Esiste il riso gioioso, disteso, spensierato, così come esiste il riso maligno, disperato o cinico. Si ride per la semplice gioia di vivere e si ride perché amareggiati dalle delusioni. Esiste il riso di chi approva qualcosa e se ne entusiasma, ed esistono il riso di chi ride di qualcuno e la derisione al limite della canzonatura e dello scherno. Esistono il riso borioso e quello contagioso, il riso morboso e quello benefico. Il riso non conosce confini, tabù, riguardi, dal momento che si ride delle cose più eccelse e di quelle più meschine, delle cose più sante e di quelle più banali. Il riso abbraccia perciò tutta la gamma della vita e degli atteggiamenti di fondo: dalla bontà all’infamia, dal senso di umanità alla barbarie. Ridendo l’uomo può diventare un enigma per se stesso …
Questa breve descrizione mostra già una cosa: una fenomenologia del riso somiglia alla danza su un vulcano. Non facciamo a tempo a pensare di avere un solido terreno sotto i piedi che già lo sentiamo franare. Non è possibile imbrigliare il riso così come non è possibile imbrigliare la vita, cosa che aumenta ancor di più il suo fascino. Nessuna teoria scientifica e nessun potere ecclesiastico o politico è mai riuscito realmente a inquadrarlo in una serie di categorie o addirittura a controllarlo. Chi ha cercato di farlo s’è esposto automaticamente al ridicolo; non si ride mai tanto di cuore come quando si ride alle spalle di chi cerca di controllare il riso. Perciò ogni tentativo di mettere ordine nel campo del riso ha già in sé qualcosa di ridicolo e somiglia al tentativo di imbottigliare il mare o di impacchettare il vento. Già il filosofo francese Henri Bergson, autore all’inizio del XX secolo di un brillante saggio sul riso, sapeva che il riso non è comprensibile e che si sottrae a ogni conoscenza concettuale. Il riso sarebbe come la cresta di schiuma di un’onda marina, e il teorico del riso come un bambino che afferra la schiuma con la mano e si meraviglia di veder subito dopo scorrere solo poche gocce d’acqua tra le sue dita, gocce molto più salate e molto più amare dell’acqua dell’onda che aveva portato la schiuma sulla spiaggia. Tra le molte dimensioni del riso ne prendo in considerazione due d’importanza decisiva: la sua forza distruttiva e sprezzante e la sua forza liberante, incoraggiante e benefica.

 Karl Josef Kuschel

 

 
 

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