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FRAMMENTI DAGLI APPUNTI E DAI DIARI DI KATIA
OTTOBRE 2001... dopo l'operazione al seno
Solo qualche mese fa,
incredibilmente, avevo avuto la percezione netta di cosa fosse “
LA FELICITA’”: l’avevo dentro di me chiara e forte. Avevo quasi
paura di questa forte sensazione. A volte infatti non si riesce
descrivere perfettamente che cosa sia questo sentimento; a volte
lo si descrive come un emozione fortissima che dura pressoché un
secondo: un brevissimo attimo fuggente. Eppure questa estate io
ho sentito per lungo tempo cosa significa essere pienamente
felici. Inoltre volevo condividere questo sentimento con
chiunque incontrassi, e questa beatitudine traspariva da tutta
la mia persona. Ero davvero felice! Un sentimento di vera
armonia con la gente e con tutto il mondo intero. Una tale
sensazione di gioia contagiosa, che trascina con se chiunque si
trovi in quel momento sulla tua strada...grandi o piccoli che
siano...
Il motivo di tanta felicità, in realtà non
mi era mai apparso così chiaro ed evidente. Ma in quel “viaggio
in Grecia” in macchina, con i miei amici ho avuto chiaro il
segreto della mia felicità. Era un forte stato d’animo di
eccitazione e di benessere ...Noi in macchina che cantavamo, che
guardavamo ammirati ed estasiati il
meraviglioso,indimenticabile,splendente paesaggio... La
spiaggetta delle mille stelle nell’isola “che c’è”... Le nostre
splendide serate distesi per terra, con i volti rivolti al
firmamento stellato, io come tesa in ascolto, anche solo per
ascoltare il silenzio, per ascoltare le onde rifrangersi una
sull’altra, solo per poter assaporare quell’attimo,si proprio
quello: l’istante magico che colpisce in pieno la mia felicità,
fatta di nulla, ma capace di tanto...
Io per un poco ho navigato in un mare
fantastico... poi ho avuto paura delle tempeste e sono tornata
sulla terra ferma...
MA QUEL MARE E’ ANCORA DENTRO DI ME ...

SEMPRE RICORDANDO IL VIAGGIO IN GRECIA E LE ATMOSFERE...
Un
anno fa ero felice... ma FELICE nel vero senso della parola,
come raramente accade nella vita. Felice nello stato più puro
del termine perché la mia felicità e il mio benessere
psico-fisico dipendevano solo ed esclusivamente da me stessa...
Se, insomma negli altri periodi della mia vita, la mia gioia e
la mia felicità dipendevano: ora da un amore, più o meno
completo e appagante, oppure da altri avvenimenti che di volta
in volta capitavano per caso... allora era la prima volta che mi
capitava di essere felice e basta. Questo io, lo vivevo, come
uno “STATO DI GRAZIA”. Questo oltretutto si captava e si
espandeva verso l’esterno, toccando quasi fisicamente chi mi era
vicino. Tutto fluiva con e verso gli altri come per una
misteriosa incredibile alchimia ...E’ passato solo un anno da
allora. La cosa incredibile è stata, che io, in quel periodo,
ero consapevole di toccare con mano la felicità, e nello tempo
stesso avevo la precisa consapevolezza che quella felicità stava
per allontanarsi da me... Quasi ne sentivo il fuggevole
fruscio... ed era una sensazione molto particolare, forte ed
intensa, quasi fisicamente palpabile. Mi auguro di poter
conservare nitidamente e a lungo questa sensazione incredibile.
Potrei farne tesoro e trarne forza nei momenti più tristi e
difficili.

Mi vengono in mente ogni tanto dei flash della mia vita: prima della mia
malattia, prima dell’operazione al seno...
Tanti momenti in cui ho avuto paura, ma anche tanti altri,
prima, quando ignara di tutto mi sentivo felice come non ero mai
stata... Come se dentro di me, inspiegabilmente, avessi la
sensazione che dovessi godermi tutto al massimo e fino in fondo
perché stava per accadere qualche cosa... Forse, non lo so,
forse ero felice e basta... si può essere felici in certi
momenti della propria vita ma felici veramente: sentirsi bene
con se stessi e con il mondo intero; appagati e bellissimi
dentro e fuori. Ecco io ero in quella fase precisa: stavo bene
con me stessa e con il mondo intero! Per questo ero felice. Dopo
aver trascorso mesi interi a lavorare, ma a lavorare duro come
mai non mi era capitato prima, dopo aver fatto turni massacranti
di ore ed ore allo sportello (delle Poste) senza mai fare
pause... e dato che tutti mi dicevano che non potevo continuare
così che il mio fisico non avrebbe retto a lungo... era un anno
che continuavo quei ritmi forsennati senza mai perdere controllo
su nulla... sempre tranquilla, magari stanca, anzi stanchissima
ma sempre desiderosa di godermi la vita... l’affetto di chi mi
vuole bene...

... poi avanti tutta con i ricordi delle
nostre vacanze insieme, appena trascorse, quelle che ci avevano
tanto unito in maniera così inequivocabile. Le vacanze più belle
della mia vita, [...] questa estate appena lasciata dietro le
nostre spalle, per me è stata proprio particolare... come se
fosse:
“L’ULTIMA ESTATE DEL MONDO”...
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